Ema, A volte mi chiedono

06/02/2016

Ema,  A volte mi chiedono

Ema, 
A volte mi chiedono come riesco a fare tre incontri al giorno e perché lo faccio. La lettera di questo ragazzo di 13 anni spiega tutto.

"Caro Gianpietro...
Sono il ragazzo che é venuto da te ad abbracciarti e farti i complimenti dopo il tuo intervento.
Ti scrivo per ringraziarti della tua magnifica testimonianza di oggi.
Ho avuto anch'io momenti molto difficili, come Emanuele. Mi sono perso nel fumo, nelle bestemmie e in amicizie sbagliate.
La gente con cui uscivo mi faceva sentire più grande, ma in realtà stavo diventando sempre più piccolo.
Tu mi hai fatto capire l'importanza della vita, mi hai fatto capire che la vita è UNA SOLA. 
Non posso immaginare il dolore che hai provato quando hai saputo di Emanuele, hai combattuto e stai combattendo ancora.
Sei una persona veramente forte. 
Mi hai fatto prendere esempio da te.
Secondo me Dio ci ha creati per metterci alla prova e alla fine siamo noi che scegliamo se vogliamo luce e vita o rimanere nella grigia nebbia.
Da oggi inizierò a voltare pagina, a credere più in me stesso e ad essere una persona che dia luce agli altri, come hai fatto tu questa sera.
Grazie veramente, grazie di cuore. La gioia che ho provato durante la tua testimonianza è indescrivibile.
Caro mio, buona continuazione, ricordati di non distogliere il tuo sguardo da noi ragazzi e regalare i tuoi abbracci ricchi di forza e di energia positiva.
A presto, spero di sentirti e di seguirti ancora."

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