Una pigna rotola dall’albero ed è lì, pronta a consegnare un pinolo nel terreno soffice.

Un padre corre avanti e indietro per non far mancare nulla ai figli, anche se li vede poco.

Erutta un vulcano e la lava ricopre la pigna. Sembra la fine del pinolo.

Due aerei vengono dirottati contro le Twin Towers a NY. Crollano tutte le borse del mondo. Sembra la fine.

Altre pigne, cadute lontano dalla lava, fanno germogliare ridenti alberelli.

Il padre viene deriso e umiliato dopo aver perso tutto in seguito al crollo delle Borse quell’undici settembre duemila uno,

La lava si raffredda. La pigna ha protetto il pinolo, che dopo anni spacca la roccia e si trasforma in un albero robusto.

Il padre è in ginocchio su un cumulo di macerie, ma, protetto dall’amore della famiglia continua a combattere.

Una fredda notte di novembre sulla montagna arriva una tempesta violenta. Gli alberi che erano cresciuti sulla terra soffice crollano, ma quello cresciuto sulla lava resiste.

La stessa notte il padre perde suo figlio, ma lui non crolla, perché le sue radici sono piantate nella roccia di una vita non facile.

Per chi è abituato a fare le scale, un muro non è un ostacolo insormontabile come per chi cammina solo in pianura.

Se la nostra vita sarà troppo facile, se non affronteremo alcuna difficoltà, le nostre radici difficilmente reggeranno la prima forte tempesta.

Perché una tempesta, prima o poi, arriva.

Buona domenica

Papà Gianpietro