C’era una volta un re infelice, che avendo saputo di un saggio che viveva sereno al confine del suo Regno, lo mandò a chiamare.
Il re disse al saggio:
“Io ho denaro e potere, ma non ho la serenità. Ogni giorno mi arrabbio per qualcosa e i problemi che devo affrontare non mi lasciano dormire di notte. Dimmi cosa devo fare per essere come te”. Il saggio lo guardò e si mise a ridere. “Perché ridi! Tu sai che se io volessi, con un mio gesto potrei farti mettere a morte?” Il saggio, sempre con il sorriso sulle labbra rispose: “Chi possiede ricchezze, combatte ogni giorno per non perderle e ha paura di perdere la propria vita perché non può portarle con sé; Chi invidia i ricchi, spera ogni giorno per di diventare come loro. Con l’attaccamento alle ricchezze potrai dominare gli altri, ma difficilmente saprai abbracciare chi ha bisogno, perché potrebbe chiederti aiuto; così non potrai quietare la tua mente, che sarà sempre in balia delle preoccupazioni. Ecco perché non potrai mai essere come me, né io non potrò mai essere come te.”
Alché il re, fuori di sé, fece rinchiudere in cella il saggio e lo condannò a morte.
Non poteva tollerare che nel suo regno ci fosse una persona più felice di lui e non poteva certo rinunciare alle proprie ricchezze.
Il giorno dell’esecuzione il saggio disse le sue ultime parole, con il sorriso sulle labbra:
“La morte è un attimo, la vita sono molti attimi. Chi vive nella paura di perdere ciò che ha o nell’ansia di avere ciò che non ha, muore ogni giorno.
Io muoio una volta sola.”