Il sogno di novembre.
Stanotte ti ho sognato di nuovo. Un sogno strano, nel quale mi ero perso in un grande bosco attraversato da diverse strade tutte uguali. A un certo punto ho trovato una casetta di legno e sono entrato. C’eri tu, Emanuele, e avevi due o tre anni, insieme ad altre persone. È stata un’emozione grande. Mi sono avvicinato a te e ti ho detto, senza che gli altri sentissero: “Quando avrai 16 anni verrai invitato ad un festa e starai male. Quando ti porteranno a casa, chiama subito la mamma e non avvicinarti al fiume”. Poi ci siamo abbracciati forte. Grazie, ti aspetto ancora.