Grazie agli amici di San Patrignano

08/08/2015

 
le seguenti parole sono presenti sul sito della campagna WEFREE targata San Patrignano.

Li ringraziamo per aver pensato a noi, dopo aver assistito alla presentazione del Pesciolinorosso

 
Grazie agli amici di San Patrignano

 

STORIA DI EMANUELE, IL PESCIOLINOROSSO


Oggi la storia di cui vi vogliamo parlare è quella di Gianpietro: un papà.
Un papà che perse suo figlio Emanuele il 24 Novembre 2013.

Emanuele: un ragazzo pieno di energia, straordinario, ma che purtroppo se n’è andato all’età di 16 anni, gettandosi nel fiume vicino casa a Gavardo (BS), dopo aver assunto sostanze stupefacenti. Un acido, per essere precisi. Un piccolo francobollo che quando lo tieni in mano ti fa quasi sorridere, con tutti quei disegni colorati. Quell’acido sconvolse la sua giovane mente e lo spinse a gettarsi nel fiume, togliendosi la vita.

Papà Gianpietro aveva due strade davanti a sé: quella di perdersi nel dolore, oppure quella di fare qualcosa.


Tutto è iniziato con una lettera che Gianpietro scrive ad Emanuele, dopo il tragico evento. Solo che invece di tenersela per sé, ha deciso di spedirla per il mondo, coinvolgendo chiunque ne venga a contatto.

Successivamente crea la fondazione Pesciolinorosso attraverso la quale dedica la sua vita ai giovani, occupandosi di prevenzione: oltre 250 interventi, fra scuole e luoghi pubblici, con figli e genitori per far conoscere il valore della vita attraverso la sua storia e quella di Emanuele. Aiuta i giovani a sviluppare le loro idee per crearsi nuove opportunità di lavoro, coinvolgendoli e motivandoli.
Ma Gianpietro non si è fermato perché dalla storia di Emanuele nasce “Lasciami Volare”: un doppio libro che aiuta a riflettere sul rapporto Genitore-Figlio attraverso il miglioramento del dialogo.
Nasce “Hope", il libro che Gianpietro iniziò a scrivere insieme ad Emanuele quando era ancora in vita e che è riuscito a completare, dopo che se n’è andato.

Gianpietro oggi è a Riccione insieme a Roberto, prete di strada, ed ogni giorno incontrano nelle spiagge giovani e adulti, portando la loro testimonianza e il loro amore per la vita. Giovedì, invece, erano qua a Sanpa, in mezzo a noi ragazzi. Io stessa, se penso a quando avevo 16 anni, non ci capivo niente della vita. Perché a quell’età è così: sei convinto di aver capito tutto! Sei convinto di avere ancora un eternità davanti a te e quindi vai avanti così: come se niente può fermarti.
È un peccato che non rimane nella nostra memoria la fatica che abbiamo fatto a nascere, vincendo la gara più importante, arrivando primi in mezzo a mille milioni di altri apparentemente uguali a noi…non proprio uguali, dato che noi abbiamo vinto!

Se solo tutto questo non finisse nel dimenticatoio.

Ogni giorno sarebbe così, come quel giorno che la nostra esistenza è iniziata. Come quel giorno che abbiamo vinto con forza ed entusiasmo.
Gianpietro è la conferma della legge che niente muore ma tutto si trasforma. L’odio in amore, la rassegnazione in tenacia, la debolezza in forza…Ema in un pesciolino rosso! Grazie Gianpietro per portare il tuo messaggio. Grazie Roberto per portare l’amore che tu stesso ami nelle strade, nelle spiagge, fra la gente…

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