Lettera mai scritta da un ragazzo perduto

 

Papà, vorrei non aver mai provato quelle cose. Quella notte ho esagerato.

Avevo già provato un paio di volte quella roba e mi piaceva. Mi faceva stare bene e soprattutto dimostravo di riuscire a controllarmi perfettamente. Purtroppo l'ultima sera quella roba era troppo forte.

Volevo dirti che hai fatto bene a non infierire sui quei ragazzi. Sono giovani e non volevano certamente farmi del male. Era un modo per condividere delle esperienze. Certo se avessi saputo che avrei fatto una fine del genere, non gli avrei dato ascolto, mentre avrei dato ascolto alle tue avvertenze. Peccato però che tu in quei mesi sei stato assente. Con chi potevo confidarmi se non con i miei amici. Loro sembrava proprio che non lo facessero per interesse, ma per amicizia vera.

Dì alla mamma che ha detto bene che ora sono al sicuro. Dille che però bisogna aiutare questi ragazzi, cercando di far capire loro che il mondo della droga, anche della semplice canna, ci porta in un mondo fatto di rabbia, di bestemmie, di buio.

Papà, cerca di far capire a questi ragazzi che non cambieranno mai in meglio il mondo se si alieneranno con droghe e alcool. Non faranno altro che fare il gioco di chi fa soldi sulla loro pelle.

Verranno sempre controllati da qualcuno e se alzeranno la voce saranno pronti a punirli.

Cerca di fargli capire che esiste una strada in cui è possibile avere la serenità anche se hai dei problemi. Non fermarti. Ma sii paziente, perché ti attaccheranno, ti umilieranno. Ma tu non cedere. Continua a tendere loro la mano e un giorno, forse, capiranno.



Emanuele
 

Condividi facebook share twitter share pinterest share
Sigla.com - Internet Partner