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SINOSSI del libro

SENZA PELLE. La dolorosa gioia di esistere.

Carolina Bocca è diventata scrittrice per necessità. Un figlio “senza pelle”, Sebastiano, la sua adolescenza problematica, la droga, le compagnie sbagliate, la polizia, la comunità, hanno portato Carolina sull’orlo di un abisso che visto da vicino faceva orrore.

Reagire o soccombere?
Carolina ha reagito, ha lottato, ha vinto e perso battaglie, alla fine ha sottratto Sebastiano da quell’inferno. Ha scritto per disperazione, per cercare coraggio e non arrendersi.


Ora la sua vita è dedicata quasi per intero alla Fondazione Ema Pesciolinorosso, gira l’Italia e parla ai giovani e ai loro genitori di adolescenza, di vita, di bellezza. Li sprona a non mollare.


Al ritorno da un evento che l’ha coinvolta emotivamente, ancora eccitata dall’esperienza vissuta, trova un inquietante messaggio sul telefono.

Chi lo invia si firma Marta, la sua amica madrilena scomparsa da poco. Non è Marta, ma sua figlia Isabel, un’adolescente senza pelle che soffre di disordini alimentari e aliena la sua sofferenza interna mutilandosi.
Tutti sospettano che nasconda un segreto inconfessabile. Io mi uccido è il testo sullo schermo dello smartphone.

Carolina affonda nella vita di Isabel e insieme iniziano un cammino tortuoso, spesso doloroso, nel corso del quale Carolina sente crescere dentro di sé l’angoscia di vivere, il vuoto cosmico l’avvolge e rischia di impossessarsi di lei: il contatto con l’essenza vera della vita la porta a non condividere più molti dei valori di cui la cosiddetta società civile è imbevuta.

Vive il disagio con coraggio e timore, nessuno intorno a lei sembra rendersi conto della deriva, non la avvertono, convivono con essa. Si ritrova sola, poco compresa e già un po’ alienata dal suo mondo di sempre.

Che fare? Respingere la pulsione o vivere pienamente la crisi esistenziale che la lacera e non le consente più di fingere e voltare la testa dall’altra parte?


Combatte, ciò che le viene naturale.

Affronterà la vita, fianco a fianco con la sua giovane amica, insieme si faranno forza e riusciranno a rivelare l’oscuro segreto custodito da Isabel.

Carolina, cambierà pelle a sua volta per ritrovarsi nuova a se stessa in un mondo che non le appartiene più.
 

Martina Colombari

Quando ho letto Senza Pelle ho rivissuto le insicurezze, a volte profonde, di adolescente non realizzata nonostante i privilegi, poi quelle di madre e di moglie, con il carico di ansie, a volte angoscioso, che la vita ti tira addosso quando le cose proprio non vogliono andare come dovrebbero.
Una lettura che mi ha fatto riflettere, emozionare e soprattutto riconoscere la senza pelle che c’è stata in me e che forse c’è ancora.
Mi ha aiutato ad accoglierla e a trasformarla in alleata, contro le difficoltà e i pregiudizi.
Ci sosteniamo a vicenda tenendoci strette per mano.... siamo una cosa sola.
 

Angela Mattarella Fundarò

La vita è fatta di incontri speciali. Aver conosciuto Carolina Bocca, donna, amica, madre coraggio, ne ha rivelato la bellezza e la sensibilità di un’anima generosa, combattiva, guerriera.
In Senza Pelle riemerge ancora una volta la sua determinazione ad affrontare i dolori altrui, oltre che i propri, a sviscerare e a trasformarli in insegnamenti, per sé e per gli altri.
 
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